Adattato dall’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo
da Maria Cristina Giménez Cavallo, Jo Ann Cavallo e Luca Sillari.
Performed by the Compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta on July 29 (Sologno, RE); August 6 (Asta, RE), and August 27, 2023 (Costabona, RE).
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A video of the August 6, 2023, performance filmed by Maria Cristina Giménez Cavallo and Cristina Ghirardini:
The libretto is available below the photographs.
August 6, 2023, Asta (RE)
Set 1 photographed by Zoé Rogez:
The Compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta welcomes the public and celebrates its 50 years of activity:
Angelica addresses Malagigi in prison:
Franco challenges Marchino:
The monster seeks to eat human flesh:
Maggerini follow the action from the edge of the performance arena:
The public seated amidst the trees:
Set 2:
Grifone and Stella head the opening procession, followed by the farmer Franco (character in maggio):
Angelica and Malagigi:
Malagigi:
Dama, Palazzo Gioioso:
Marchino’s wife (named Odile in the maggio):
Rinaldo captured:
Rinaldo battles monster:
Rinaldo defeats monster:
Angelica and Rinaldo:
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Photographs from the June 16, 2024, performance in Regnano (RE):
LIBRETTO
Il Maggio oltre l’oceano
Mentre proseguono febbrili gli ultimi ritocchi al testo de La Rocca Crudele, accade un fatto inusuale per un autore di maggi: le nuove quartine, i commenti alle scene, gli aggiustamenti delle parti volano di qua e di là dell’oceano Atlantico per essere condivisi tra l’Emilia e il New Jersey.
Si, perché scrivere un maggio con Maria Cristina e Jo Ann significa farlo attraverso quell’oceano che ha visto tanti italiani emigrare, e magari tornare con affetto e nostalgia per assaporare la bellezza della terra d’origine dei loro avi.
Mentre in Italia è sera, in America è ancora giorno e viceversa, e durante questi mesi di lavoro è successo tante volte di svegliarsi al suono di un messaggio con le nuove quartine o cadere addormentato su come impostare una certa scena.
Una cosa assolutamente originale, bella e fuori del comune, anche se non del tutto inedita: alcuni anni fa lessi in un libro di etnomusicologia di cui ahimè ora non ricordo il titolo, che agli inizi del ‘900 ci fu addirittura la rappresentazione di un maggio a New York!
Tutto questo mi porta a dire, anzi ribadire, che la poesia che per noi si pronuncia “maggio”, è un linguaggio universale e innato che unisce i popoli e le persone.
E quindi non mi resta che ringraziare Maria Cristina e Jo Ann, e ricambiare il favore con i versi del grande poeta americano Walt Whitman:
“….che c’è di nuovo in tutto questo, oh me, oh vita?
Risposta:
che tu sei qui, che la vita esiste ed è identità,
che il potente spettacolo continua,
e che tu puoi contribuire con un verso.”
Luca Sillari
(Asta, il 13 luglio, 2023)
Prefazione
Gli autori di questo maggio, pur dialogando tra di loro, l’hanno elaborato in tre fasi distinte: Maria Cristina Giménez Cavallo ha scritto una versione iniziale di 70 stanze, Jo Ann Cavallo l’ha rivisto e riportato a 130 stanze, e Luca Sillari l’ha rivisto ulteriormente e riportato alla sua forma attuale di 164 stanze.
L’episodio della Rocca Crudele nella versione originale di Matteo Maria Boiardo illustra dei comportamenti estremi, ma le motivazioni sono universali, quali la passione, la gelosia, la rabbia e il desiderio di vendetta, ma anche la generosità, la cortesia, il coraggio e l’amore per la giustizia. Per esprimere i sentimenti forti, Boiardo attinge ad elementi di storie antiche, come quelle di Medea e di Atreo e Tieste. Dal punto di vista del poema cavalleresco, la trama presenta un’inversione di ruoli: ora è un prode cavaliere (Rinaldo) che si trova in pericolo di morte e ha bisogno di essere salvato da una bella fanciulla (Angelica). Ispirati da questa novità, gli autori ne hanno aggiunta un’altra, introducendo la figura del contadino (Franco) che esce dagli schemi della tradizione epica perché prende in mano le armi pur non essendo un cavaliere.
Personaggi:
Scandiano
Matteo Maria Boiardo, poeta e narratore…………………..Luca Sillari
Lucrezia, figlia di Boiardo …………………………………Lucrezia Zobbi
Catai
Angelica, principessa innamorata di Rinaldo ………………Natascia Zambonini
Francia
Rinaldo, paladino di Carlomagno che odia Angelica………Alan Zambonini
Malagigi, mago e cugino di Rinaldo ……………………….Corinto Zambonini
Altaripa (poi la Rocca Crudele)
Grifone, il conte di Altaripa…………………………………Sante Borghi
Stella, la contessa ……………………………………………Monia Zambonini
Franco, contadino……………………………………………Loris Rossi
Mostro…………………………………………………….…Andrea Tognetti / Andrea Mammi
Aronda
Marchino, il marchese………………………………………..Enrico Guerrieri
Odile, la marchesa……………………………………………Sara Zambonini
Gualtieri, spasimante di Odile………………………………..Gabriele Piguzzi
Il Palazzo Gioioso
Dama…………………………………………………………Franca Pensieri
Regista: Giordano Zambonini
Aiuto regista: Nadia Stella Zambonini
Violino: Simona Guerini
Chitarra: Francesco Boni
Violino: Maddalena Boni
Assistenti di scena / Vinai: Andrea Tognetti / Andrea Mammi
Scenografie: Berto Zambonini
COMPAGNIA MAGGISTICA MONTE CUSNA DI ASTA
Prologo: il Poeta narratore, Matteo Maria Boiardo
1
Boiardo Mi presento a voi signori
son il gran conte Boiardo
Concedete a me lo sguardo
l’emozione ai vostri cuori
2
Boiardo Dalla Rocca di Scandiano
per un viaggio avventuroso
esaltante e periglioso
con mia figlia alfin partiamo
3
Boiardo Per le terre dove amore
porta audacia ed ardimento
Lucrezia Oppur reca patimento
dove non colpisce il cuore
4
Boiardo E raccontar io vo’, come soliva,
strane avventure e contese amorose
quando virtute al buon tempo fioriva
tra cavalieri e dame assai graziose
facendo prove in boschi ed ogni riva
come Turpin nel suo libro ci espose
che seguitando spero ben vi faccia
e con diletto l’ascoltar vi piaccia
Scena 1: Catai
Angelica lamenta il suo desiderio non corrisposto per Rinaldo; scopre di essere sotto un incantesimo, così come il suo amato.
5
Angelica Quanto soffro dal dolore
del pensiero mio amoroso
Non concede alcun riposo
che Rinaldo è nel mio cuore
6
Angelica Duro come un sasso pare
Lui di me non cura niente!
Egli sta con la sua gente
mentre io lo debbo amare
7
Lucrezia Mi dispiace amica mia
se il dolor non vuol tacere
ma mi pare di vedere
Malagigi sulla via
8
Lucrezia Ti saluto grande mago
Quale storia qui ti porta?
Malagigi Confortare chi sopporta
la passion di un sogno vago
9
Malagigi Tu sei preda dell’incanto
della Fonte dell’amore
Una forza superiore
cui non val rabbia né pianto
10
Malagigi Pur Rinaldo fu incantato
ma lui ebbe sorte opposta:
sempre no è la risposta
se di amor gli vien parlato
11
Angelica Sei un mago e puoi spezzare
quest’odioso sortilegio
Malagigi È Merlin mago di pregio
Non son degno di provare
12
Angelica Il tuo libro allora dammi
io da sola vo’ tentare
Malagigi Ferma non lo sai usare
la magia può fare drammi
13
Angelica Nel mio regno io comando
e tu adesso andrai in prigione
Malagigi Perso hai la cognizione
Angelica Solo aiuto ti domando!
14
Malagigi Veglierò sul tuo castello
anche se son prigioniero
perché sopra il bel maniero
non si abbatta gran flagello
Scena 2: Altaripa
Il conte Grifone e sua moglie Stella sono paragoni dell’ospitalità, ma l’ospite Marchino s’invaghisce di Stella oltre misura e concepisce un tradimento.
15
Grifone Nel castel tutto fiorito
e con te gentil donzella
che mia moglie sei, o Stella
È di gioia il cuor riempito
16
Stella O Grifone amore mio
con te è sempre primavera
Vo’ passar la vita intera
qui nel nostro suol natîo
17
Grifone Quassù ad Altaripa
Ciascun viandante invito
Stella Farem lieto convito
Con gente di valor
Insieme Con gente di valor
18
Franco Ai cancelli si presenta
Un viandante sconosciuto
Egli ha il passo risoluto
Di chi poco si accontenta
19
Marchino Io Marchino son di Aronda
Nobil son di alto lignaggio
e da tempo sono in viaggio
per raggiunger l’altra sponda
20
Grifone Resta qui per riposare
Stai con noi, o baron degno
e doman prendi il tuo legno
e col vento passa il mare
21
Stella Viene gente da ogni via
al castel dove natura
dona fiori e ogni verdura:
Stai con noi in cortesia
22
Marchino Grazie per la gentilezza
Stella È un onore ed un piacere
L’accoglienza a un cavaliere
Marchino È radiosa sua bellezza (Marchino parla fra sé)
23
Marchino Mai non vidi occhi più chiari (a se stesso)
Il mio cuore n’è infiammato
Sento amore smisurato
a veder suoi pregi rari
24
Marchino Stella ha un aspetto tale
che m’abbaglia, e meraviglia
Lascerò la mia famiglia
ed ucciderò il rivale
Scena 3: Aronda
Gualtieri corteggia Odile durante l’assenza di Marchino, ma essa rimane fedele a suo marito. Intanto torna Marchino turbato e riparte per mettere in opera il suo piano nefasto.
25
Gualtieri Di te son innamorato
Pronto per qualunque impresa
e punir qualunque offesa
Lascia quel Marchino ingrato
26
Odile Son sua moglie, ed ho un dovere
Nostra vita è assai gioiosa
Poi tradirmi egli non osa
Star con lui è il mio volere (entra Marchino)
27
Odile Sposo mio, ma che t’accade?
Nei tuoi occhi un odio strano
Vieni stringi la mia mano
Marchino Lascia stare, per pietade
28
Marchino Sono acceso a dismisura (a se stesso)
alla vista del bel volto
Forse l’amor mi rende stolto
Prender vo’ la mia armatura (prende il pugnale e parte)
29
Odile O Marchin, marito mio
Che cos’è che ti minaccia?
Ti si legge sulla faccia
Marchino Questo è il giorno dell’ addio
30
Odile Io non posso qui aspettare
mentre lui soffre e combatte
Se il destin crudel si abbatte
fianco a lui voglio restare
Scena 4: Altaripa
Marchino uccide Grifone e cerca di guadagnarsi Stella, ma essa rimane profondamente angosciata per la perdita del marito. Il leale Franco cerca di vendicare il suo signore ma viene sopraffatto da Marchino. Odile, sentendosi tradita, nella rabbia dice a Stella che ha ucciso i suoi due figli per dare in pasto a Marchino.
31
Marchino Caro amico mio Grifone
Mi potresti tu aiutare?
Vengo il cane mio a cercare
Grifone Certo sì gentil Barone
32
Marchino Nel giardino tra quei mirti
si è nascosto e ben celato
Grifone Troveremo il can scappato
Marchino però intanto vo’ colpirti! (Marchino uccide Grifone per tradimento)
33
Grifone Mi colpisti a tradimento
però il cuor non hai trafitto
sarai tu a esser sconfitto!
Marchino Spinto son dall’ ardimento
34
Grifone Perchè porti un tal dolore
a noi che ti demmo aiuto?
Marchino L’uomo è forte e risoluto
dove vortica l’amore
35
Marchino Muori alfin inetto e stolto
Lascia il regno a chi è più forte
Grifone Quanto orribile è la morte
quando puoi vederla in volto
36
Grifone Grifone dal’Ataripa è il nome mio
che tu calpesti senza aver riguardo
senza neppur saper chi sono io
degnato mi hai appena di uno sguardo
Tu giudichi e sentenzi come Iddio
ma un giorno cesserai d’esser gagliardo
Io invoco amore che ti maledica
per vendicar la vita tua impudica
37
Stella O mio Dio, Grifone morto!
Chi t’ha fatto un tal oltraggio
Mostro privo di coraggio
Marchino Io sarò il tuo conforto (cerca di accarezzare Stella)
38
Stella Non potrei giammai amarti
io per te non provo amore
Marchino Hai acceso questo cuore
Stella E fu quello ad ingannarti
39
Odile Ora è chiaro che successe (a se stessa)
Lei rubò il mio Marchino
trasformato in assassino
con ignobili promesse (parte)
40
Odile A vendetta penso io
provocando atroci guai
Stella presto tu saprai
quanto soffre il cuore mio
41
Franco Per l’onore di Grifone
ed amor della giustizia
vendicar vo’ tal malizia
Fatti in guardia alla tenzone (Franco sfida Marchino prendendo le armi di Grifone)
42
Marchino Vuoi sfidare un gran guerriero
col pensiero di ferire?
Non ti faccio ancor morire: (Marchino butta Franco per terra e lo priva delle armi)
Servirai nel mio maniero!
43
Stella È un oltraggio assai spietato
e non reggo un tal dolore
Non so qual modo migliore
Ma Grifon sia vendicato
44
Odile Mi presento al tuo cospetto
che parlar voglio al tuo cuore
Stella Traboccante di dolore
Odile Preda ormai d’ogni sospetto
45
Stella Parla chiaro, non capisco
Odile Se vendetta cercherai
su di me contar potrai
Stella Chiedi pure, ed obbedisco
46
Odile Fu Marchino un traditore
Preda fui di gelosia
Presi i figli in bramosia
dando sfogo al mio dolore
47
Odile Scannai il primo di mia mano
L’altro presi per i piedi
ed un colpo in testa diedi
con un sasso non lontano
48
Odile I lor corpi poi squartai
e dal petto trassi il cuore
Ciò facendo
Stella quale orrore!
Odile questo piatto preparai
49
Odile Dalla rabbia fui guidata
nei confronti di Marchino:
ora porta a quel meschino
la pietanza più spietata (le dà il piatto)
50
Stella Salirò dunque la ripa,
Porto al mostro il suo veleno
Non vi è più l’arcobaleno
tra le mura d’Altaripa
51
Stella Le mani son di sangue ormai macchiate
nel trasportar l’immondo e bieco pasto
Mi chiedo se ad azioni scellerate
non possa seguir bene per contrasto
Stagioni dolci ormai sono passate
come l’amore allegro puro e casto
Ha vinto ancora la passion brutale,
che ognor trasforma l’uomo in animale
52
Odile È caduta nel tranello:
I miei figli non toccai
Far del mal non potrei mai
a ciò che ho di più bello!
53
Odile Al sicuro a casa stanno
con l’amata mia sorella
con la mia devota ancella
al sicuro cresceranno
54
Odile Però Stella mi ha creduto
Sarà doppia la vendetta:
Crederà la poveretta
un delitto aver compiuto
55
Stella Devo aver mente sicura
e mostrar la faccia altera
O Marchin, cambiai maniera (a Marchino)
Marchino Amor mio, non aver cura
56
Stella Una festa ora si faccia (servendo Marchino)
Marchino Quanta fame
Stella mangia pure!
Delle proprie creature
Sper la carne assai ti piaccia!
57
Marchino O qual disuman orrore!
Divorato ho i figli miei
Ora ucciderti dovrei
Stella L’odio spazza via l’amore
58
Stella Ciò con cui oggi vivrai
è il mortale tuo peccato
Va all’inferno disperato
Marchino Ora mi precederai (uccide Stella)
59
Stella Il sole d’Altaripa
mi brucia il cuor nel petto
che tu sia maledetto
malvagio e senza cuor
malvagio e senza cuor
60
Marchino Da oggi questo posto
distilli amaro fiele
e la rocca crudele
per tutti ognor sarà
per tutti ognor sarà
Scena 5: Aronda
Tornata a casa, Odile si promette a Gualtieri se lui ucciderà Marchino.
61
Odile Ingannar lo spasimante
Questo è quel che devo fare
Or mi devi tu aiutare (a Gualtieri)
Poi diventerò tua amante
62
Gualtieri Ci potremo poi sposare?
Odile Ti darò tutto il mio cuore
ma sol quando Marchin muore
Gualtieri Or ti vado a vendicare
Scena 6: Altaripa
Gualtieri uccide Marchino e rimane ad Altaripa per regnare insieme ad Odile.
63
Gualtieri Son venuto a darti morte
presso a Stella sotterrato
Per amor hai tu peccato
dando a lei crudele sorte
64
Marchino Dal castel ti vo’ buttare
Non c’è scampo, sei perduto
Gualtieri Nessun può più darti aiuto
e non ti farò scappare
65
Marchino Sarai tu a voler fuggire
implorando il mio perdono
Gualtieri Prendi un colpo come un tuono
per capir com’è morire
66
Marchino Stolto! Io sono immortale
Perchè l’odio mi sostiene
Sarai cinto di catene
Odile Il martir sarà speciale (Odile colpisce Marchino a tradimento)
67
Odile Capirai vile canaglia
quanto il cuore mio è arrabbiato
Gualtieri Con un colpo smisurato
vincerò questa battaglia
68
Marchino Son le carni mie straziate
dal dolore dell’inferno
Gualtieri Qui comincia il fuoco eterno
per le azioni scellerate (Gualtieri uccide Marchino)
69
Marchino Mentre svanisce il sole all’orizzonte
La vita passa innanzi agli occhi miei
Vedo che si conclude con un ponte
che agli inferi conduce i passi rei
La luce lascia ormai la mesta fronte
Indietro cento volte tornerei!
Gualtieri, attento stai al tuo destino,
di Odile sei soltanto un burattino.
70
Odile Adesso riconosco
l’amore che mi porti
Gualtieri Diventerem più forti
se uniti noi sarem
Insieme E insieme comanderem
Scena 7: Scandiano
Boiardo spiega la nascita del mostro e pensa ad Angelica sempre innamorata di Rinaldo.
71
Boiardo L’uccisione di Marchino
ecco un mostro ha generato
dal sepolcro suo è spuntato
emissario del destino
72
Boiardo Tocca a Odile e il suo Gualtieri
procurargli da mangiare
e doverlo vigilare
evitando guai più seri
73
Boiardo Alla Rocca ormai Crudele
solo il male si raduna
e neppur la bianca Luna
dona i suoi raggi di miele
74
Lucrezia Mentre amor sorride a Odile
c’è chi è ancora disperata:
perchè Angelica è restata
preda dell’incanto vile
Scena 8: Catai
Angelica offre di liberare Malagigi se egli riesce a portarla Rinaldo.
75
Angelica Il gran libro di magia (usando il libro di Malagigi)
non mi ha dato alcun aiuto
Ho sperato e anche creduto
che il dolor portasse via
76
Angelica È terminata ormai l’ultima prova
di ciò che fan gli incanti e le parole
con l’erbe strane colte a Luna Nuova
e le radici quando è oscuro il sole
ma trovo che dal petto non rimuova
la crudel pena che nel cuor mi duole
Né erba incanto o pietra assai preziosa
A nulla val che amor vince ogni cosa
77
Malagigi Se mi sciogli onestamente
con te un patto voglio fare
Se il mio libro mi vuoi dare
cercherò il tuo spasimante
78
Malagigi Prima che tramonti il sole (Angelica libera Malagigi)
te lo porterò sicuro
Angelica E il tuo libro te lo giuro
avrai come il patto vuole
Scena 9: Castello di Montalbano (Francia)
Rinaldo rifiuta di accontentare Malagigi a causa del suo odio per Angelica, e suo cugino minaccia di fargli un brutto scherzo.
79
Rinaldo Sono il fiero capitano
che comanda la difesa
nella prossima contesa
per l’onor di Montealbano
80
Rinaldo Per proteggere il mio stato
contro l’invasor Gradasso
Per far scudo al suo fracasso
vado al campo ben armato
81
Malagigi O cugin pien d’ardimento
libertà mi puoi donare
o in prigion dovrò tornare:
Io ti chiedo un sacramento
82
Malagigi Tu gioioso potrai stare
con colei che si è invaghita
che ama te più della vita
Con Angelica sognare
83
Rinaldo Mi puoi chiedere ogni cosa
Malagigi –anche morire–
Io potrei tutto soffrire
tranne amar la dama odiosa
84
Malagigi Col tuo dir m’hai condannato
ma sarai preda d’inganno
che darà vergogna e danno
O cugino tanto ingrato
85
Malagigi Dormirai sonni incantati
e dormendo viaggerai
Rinaldo Fermo tu non oserai!
Malagigi Gli occhi tuoi sono serrati
86
Malagigi Vola Rinaldo ingrato
nel regno dell’Amore
Lì non varrà il tuo onore
e a lui ti piegherai
e a lui ti piegherai
Scena 10: Il Palazzo Gioioso
Rinaldo per magia si trova non più in Francia ma nell’incantato Palazzo Gioioso, construito da Angelica per ospitarlo.
87
Rinaldo Dove sono e cos’è questo?
Un palazzo in marmo ed oro
Arboscel di cedro e alloro
consolar pensier mesto
88
Dama È il palazzo mio Gioioso
un giardin che ti assicura
cibo e vino a dismisura (gli prende per mano)
Rinaldo luogo assai meraviglioso
89
Rinaldo C’è il profum di gelsomino
Dama E perpetua è qui l’estate
Rinaldo Paradiso pien di fate
come fosse di un divino
90
Dama Non sei qui senza ragione
Avrai tempo dilettoso
se il tuo cuor sarà amoroso
Altrimenti andrai in prigione
91
Rinaldo Io son qui per un incanto?
Ecco allor la spiegazione!
Pronto sono già all’azione
che riporti amore e vanto
92
Dama Non ti servirà la spada
Servirà solo il tuo cuore
Per Angelica il tuo amore
e farai ciò che ti aggrada
93
Rinaldo Cambia adesso tutto quanto
Mai non ebbi un tal ribrezzo
Lieta casa ti disprezzo
Per me è un luogo sol di pianto
94
Dama Tutto intorno cinge il mare
Non ti vale esser gagliardo
che si perderà il tuo sguardo
Il tuo cuor convien mutare
95
Rinaldo Ed invece vo’ scappare (cerca di liberarsi dalla dama)
Non m’importa di morire
Dama Non potrai giammai fuggire
Rinaldo Proverò sfruttando il mare (riesce a fuggire)
Scena 11: Catai
Malagigi torna da Angelica senza Rinaldo.
96
Malagigi Mia signora a te ritorno
con notizie assai tremende
che Rinaldo nulla intende
Fuggì in mare in pieno giorno
97
Malagigi Or dai flutti egli è portato
Non potrà più ritornare
negli abissi sprofondare
il suo corpo naufragato
98
Angelica La mia rabbia non trattengo
Lì nel mar vorrei lasciarlo
ma continuerei ad amarlo
Dal dolor ormai ne svengo
99
Angelica Io ti prego di cercare
di salvar l’amore mio
Malagigi Non temer ci penso io
Forse so chi lo può fare
100
Malagigi Dolce dama io ti imploro
di trovare il cavaliere
Dama Sarà in salvo non temere
su una spiaggia fatta d’oro
101
Dama Azzurro mare io ti sto chiamando
per ricercar colui che è nel tuo abbraccio
Si tratta di Rinaldo che scappando
volle sfidarti col suo nudo braccio
È coraggioso e forte ma è allo sbando
di un maleficio orrendo è preso al laccio
ti prego grande mare risparmiarlo
e sulla terra ferma riportarlo
Scena 12: Approdo sulla spiaggia di Altaripa, la Rocca Crudele
Rinaldo arriva per caso ad Altaripa, e Franco cerca di avvertirlo che è in pericolo di essere divorato da un drago, ma Rinaldo è intrepido. Viene però catturato a trannello da Gualtieri e Odile. Franco interviene ma viene preso e messo in prigione da Gualtieri. Odile permette a Rinaldo di combattere il drago ma lo avverte che la spada non vale contro la bestia.
102
Rinaldo Acque infide e senza posa
La mia forza è soverchiata
e la donna tanto odiata
sembra adesso gentil rosa
103
Rinaldo Son lontano dalla corte
di Re Carlo il mio signore
Vituperio, senza onore
Tormentato dalla sorte
104
Rinaldo Io temuto e d’armi esperto
prima della mia mancanza
Or da Gano di Maganza
Di calunnie andrò coperto
105
Franco Cavallier, intendi bene
Qui vicina è una prigione
dentro un orrido dragone
Esser saggio ti conviene
106
Franco Nel palazzo ove dimora
troverai un uom bugiardo
Scappar via non è codardo
o quel drago ti divora
107
Rinaldo Ti ringrazio umil signore
ma non son preoccupato
perché sono ben armato
e non provo alcun timore
108
Gualtieri Lasso! Misero! e tapino!
Io mi sento venir meno
Rinaldo Cosa accade? Dimmi a pieno
Gualtieri Dammi aiuto o peregrino
109
Gualtieri Per salvar i figli miei
dammi aiuto o fier barone
Saran pasto d’un dragone:
or dimostra chi tu sei
110
Franco Cavallier sul tuo percorso
ora va e non ti fermare
Al castel non devi andare
Lì nessun vuole soccorso
111
Rinaldo Io giammai schivai duello
di Re Carlo paladino
Aiutare è il mio destino
Accompagnami al castello
112
Gualtieri Ed allor vieni alla prova
Rinaldo Sei soltanto un traditore
Odile Qui non c’entra il disonore
La tua forza a nulla giova
113
Odile Forse avrai sentito dire
Della nostra cruda usanza
In prigion senza speranza
Domattina andrai a morire
(Odile mette Rinaldo in una prigione in attesa di darlo in pasto al mostro.)
114
Gualtieri Carne umana sol divora
il dragone che ora vedrai
Odile Le tue carni a lui darai
è la tua ultima ora
115
Gualtieri Ciò da sempre viene fatto:
catturiamo ogni viandante
perchè il mostro ripugnante
resti calmo e soddisfatto
116
Franco Paladino troppo fiero
Tu saresti già fuggito
se il mio avviso avessi udito
Or sei loro prigioniero
117
Franco Pover’ uomo dal villaggio
Non ho forza né destrezza
ma il cuor pien di gentilezza
e non manco di coraggio (Franco sfida Gualtieri con le armi di Rinaldo)
118
Gualtieri Servo mio, non hai il diritto
di difender il viandante
Or recedi sull’istante
Franco Vi macchiate di un delitto
119
Gualtieri Pagherai la trasgressione
Mi dovevi rispettare
Contro me non puoi lottare (Gaultieri colpisce Franco)
Odile Resterai chiuso in prigione (Odile lo mette in prigione)
120
Rinaldo Libertà sacrificare (a Franco)
per me che son sconosciuto?
Come posso darti aiuto
e bontà tua ripagare?
121
Franco Il valor tuo fai vedere
anche se fortuna fiera
diventata è sorte nera
Tu sei sempre un cavaliere
122
Rinaldo Sia cessata la contesa
Concedete che io vada
con lo scudo e con la spada
contro a chi non val difesa
123
Odile Perirai nella battaglia
La tua spada puoi portare
ma non serve a trionfare
La sua pelle non si taglia
124
Gualtieri Contro il mostro sfigurato
ognun fugge per paura
Scappan tutti oltre le mura
Rinaldo Io non sono spaventato
125
Rinaldo Con Fusberta mia fedele
la mia forza qui dimostro (Rinaldo inizia a combattere col mostro)
Gualtieri Nulla puoi contro quel mostro
Nato per destin crudele
126
Odile Esso è un bove di grandezza
Con un muso di serpente
Gualtieri Mezzo palmo ciascun dente
Un cinghiale per fierezza
127
Rinaldo Sulla fronte un colpo prendi
Gualtieri Or la bestia si è adirata
La sua forza è divampata
Rinaldo Sono gli artigli suoi orrendi
128
Odile Guarda la gran bocca aperta
e la forza smisurata
Rinaldo Sulla spada si è avventata (Il mostro coglie Fusberta)
Oimé! Tolto m’ha Fusberta!
129
Gualtieri In prigione tornerai (Il mostro si ritira)
perché il mostro si ritira
Odile Ma domani la sua ira
col tuo corpo placherai
Scena 13: Catai
Angelica chiede a Malagigi dove sia Rinaldo. Il mago racconta il pericolo in cui si trova il cavaliere o e la sprona a partire per salvarlo.
130
Lucrezia È partito Malagigi
ed io son qui di vedetta
Angelica Non si vive se si aspetta
il ritorno da Parigi
131
Lucrezia Ma lo sgorgo sulla via
Lui cammina mestamente
Ben tornato gran sapiente
Stai con noi in cortesia
132
Malagigi A te Angelica ritorno
Angelica Ma non vedo il mio Rinaldo
Tu sei solo un vil ribaldo
Dov’è il suo bel viso adorno?
133
Malagigi Su una spiaggia egli è approdato
dove un infido sentiero
lo condusse a quel maniero
che crudele vien chiamato
134
Malagigi Da Gualtieri fu ingannato
che chiedeva un falso aiuto
Farsi avanti egli ha voluto
ma da un mostro fu agguantato
135
Malagigi Solo tu lo puoi salvare
e Rinaldo dovrà amarti
il suo cuore consacrarti
Però il mostro hai da annientare
136
Angelica Come mai potrò fermarla?
È una bestia indemoniata
Malagigi Questa è una corda fatata
con la quale puoi legarla
137
Angelica Per salvarlo parto in fretta
Fra le nubi andrò volando
Malagigi Attenzione raccomando
alla fiera maledetta
Scena 14: La Rocca Crudele
Angelica salva Rinaldo nonostante il suo disprezzo, permettendo al cavaliere di porre una giusta conclusione alla vicenda.
138
Rinaldo Perso ho il mio prezioso brando
che mi fa restar sicuro
Non si può saltare il muro
Al buon Dio mi raccomando
139
Rinaldo La Luna come un nastro questa sera
distende la sua luce sopra il mare
e sembra che m’inviti alla preghiera
Così che dal mio cuor possa scacciare
il bieco orror che incute quella fiera
che attende di potermi divorare
Perchè l’onor mi ha reso così ottuso
al punto di condurmi qui rinchiuso?
140
Franco Sotto il lume della luna
par veder qualcun volare
È una donna a quanto pare
Qual mistero e qual fortuna
141
Angelica Tu sei qui per mia cagione (a Rinaldo)
Il dolor sul cuore pesa
e benché sia tanto accesa
debbo agir con la ragione
142
Rinaldo Più contento di morire
che vederti a me vicino
Mi darò al mostro maligno
se da qui non vuoi partire
143
Rinaldo Tanto odio io ti porto
Ho ribrezzo fino all’osso
Angelica Sappi che salvarti posso
Rinaldo Non potrai salvare un morto
144
Angelica Ora ti farò vedere
che io ti voglio salvare
ed il mostro poi legare
anche contro il tuo volere (lega il mostro)
145
Angelica Amor mio, ti ho liberato
Così vuol la bontà mia
contro la tua scortesia
L’odio tuo non meritato (riparte)
146
Rinaldo Io ti uccido a nude mani (colpendo il mostro)
mostro dall’orrenda testa
Molta vita non ti resta
Non vedrai sorger domani (lo uccide)
147
Rinaldo Ecco qui la spada mia
E ora a noi bieco assassino (a Gualtieri)
Tu Gualtieri vil meschino
pieno di vigliaccheria
148
Gualtieri Non offendere il mio onore
Tutto ho fatto per mia amante
Rinaldo Benché fossi assai galante
sei nel cuore un traditore (colpisce Gualtieri)
149
Gualtieri Quel che feci non fu giusto
dall’amor fui accecato
Rinaldo Tu da Odile sei plagiato
Ammazzavi per suo gusto
150
Gualtieri Fu di amarla il gusto mio
e di ciò contento sono
Rinaldo Ora chiederà perdono
l’alma tua di fronte a Dio
151
Gualtieri Potete giudicarmi se volete
ma non saprete mai cos’ho provato
Potete condannarmi se credete
ma io senza rimpianti sarò andato
Quanto sia strano amor non capirete:
A me piaceva il suo esser spietato
Voi ci chiamate adesso maledetti
ma da un potente amor siam benedetti (muore)
152
Rinaldo Diventata più cattiva
di quell’orrido Marchino
lesta il capo poggia chino
Franco La vendetta è distruttiva
153
Odile Grazie a lui io davo sfogo
al furore che mi opprime
Franco È la rabbia che si esprime
e vi tiene come un giogo
154
Franco Lascia andar la poveretta
a cercar le sue risposte
Rinaldo Vagherai per valli e coste
come un’anima reietta
155
Franco Hai distrutto la tua vita
arrabbiata e insoddisfatta
Odile Il tradir non si riscatta
e la gioia è ormai finita
156
Odile Ritorno mestamente sui miei passi
Chissà se troverò quel che ho lasciato
La casa, e i figli prima che scappassi
per rabbia verso un uomo scellerato
Avranno mai pensato che tornassi?
Sconfitta dal potere che ho cercato
non ho neppur l’amore di Gualtieri
spavaldo e così ingenuo tra i guerrieri
157
Malagigi Son lator di un’ambasciata
di Merlino il gran potente
che nell’essere suo sapiente
la magia ha ritirata
158
Malagigi Principessa puoi destarti
Il tuo cuor libero è adesso
e a Rinaldo ora è concesso
senza odio di guardarti
159
Angelica Il mio cuor sento leggero
come mai da tanti anni
Sollevata dai malanni
ed allegro è il mio pensiero
160
Rinaldo Senza rabbia ora ti guardo
Vedo alfin la tua bellezza
Bando alla scelleratezza
del mio agir tanto bugiardo
161
Rinaldo Angelica la bella
dal mostro mi hai salvato
Oggi ti sono grato
Ti porterò nel cuor
Ti poterò nel cuor
162
Angelica Nel cuor lo spazio è grande
per cavalieri o amanti
Senza vergogna o pianti
io li ricorderò
io li ricorderò
163
Rinaldo Hai agito con franchezza (Rinaldo libera Franco)
Degno sei di governare
Questo regno ti vo’ dare
Franco Tornerà qui la bellezza
164
Franco Grazie o cavaliere
Di averci liberato
Da un aspro e crudel fato
Tutti Ora in pace vivrem
In libertà vivrem
Scandiano, Italia
Toms River, New Jersey, USA
Asta nell’Emilia, Italia
(luglio 2023)
Note biografiche
Maria Cristina Giménez Cavallo è nata a New York nel 1992 da madre italo-americana e padre spagnolo. Le sue radici crescono a Scandiano dove accompagna la madre, Jo Ann Cavallo, per un programma estivo ogni estate. Ha dei ricordi dei cavalieri e delle donne guerriere, le cui storie sua madre le raccontava spesso, e che a volte vedeva dal vivo durante gli spettacoli del maggio epico.
Nel 2010, entra alla Columbia University per una laurea in storia del cinema e italianistica. Ha avuto anche l’opportunità di approfondire la sua passione per le tradizioni cavalleresche emiliane nutrita dalla madre con il suo corso Renaissance Chivalric Epic and Folk Performance Traditions, dove è nata l’ispirazione per il maggio La rocca crudele come progetto finale del corso.
Dopo gli studi, Maria Cristina si trasferisce a Parigi per seguire la sua passione per il cinema e inizia a lavorare con Abdellatif Kechiche, di cui diventa collaboratrice artistica, direttrice del casting, aiuto regista e montatrice della trilogia Mektoub, My Love. Da qualche anno collabora con Avventurosa, seguendo Pietro Marcello, Alice Rohrwacher e Francesco Munzi nel loro documentario, Futura, girato in 16mm in tutta Italia, e poi Le vele scarlatte, l’ultimo film francese di Pietro.
Maria Cristina ha girato qualche cortometraggio come regista: Jeanne, petite bergère, Pastourelle, La Grande Quercia e, ultimamente al workshop Spring Academy del Locarno Film Festival, La visita, e sta finendo il montaggio sul suo esordio Anime galleggianti, inspirato alle Metamorfosi di Ovidio.
Si trova la sua filmografia sul sito web di Anima Films (https://animafilms.net).
Jo Ann Cavallo è nata nel New Jersey da padre italo-americano e madre americana di discendenza ungherese, tedesca, rumena e francese. Dopo un dottorato in Italianistica alla Yale University, nel 1988 è entrata a far parte della facoltà della Columbia University, dove è professoressa di ruolo e, dal 2014, direttrice del Dipartimento d’Italianistica.
I suoi studi sull’epica cavalleresca, e in particolare sull’Orlando Innamorato, l’hanno portata a Scandiano, prima come partecipante a un convegno su Boiardo e poi come direttrice di un programma estivo della Columbia tra il 1995 e il 2001.
Il suo amore per il Maggio è nato nel 1997 quando degli amici scandianesi l’hanno portata a vedere Il ritorno di Ulisse a Frassinoro. Scoprire che gli antichi cavalieri vivevano ancora nell’Appennino emiliano ha cambiato la direzione della sua ricerca. Negli anni successivi, e fino ad oggi, ha fatto del Maggio—e dell’opera dei pupi siciliana—un motivo di studio. Oltre a numerose pubblicazioni su queste due tradizioni, ha realizzato un documentario, Il Maggio emiliano: ricordi, riflessioni, brani (2002).
Fra i suoi libri accademici, due sono stati tradotti in italiano, The World beyond Europe in the Romance Epics of Boiardo and Ariosto (pubblicato da Bruno Mondadori nel 2017), che ha anche vinto un Modern Language Association Publication Award, e The Sicilian Puppet Theater of Agrippino Manteo (1884-1947): The Paladins of France in America (traduzione in corso di stampa presso Edizioni Pasqualino), anche nominato nel luglio del 2023 per The Nancy Staub Publication Award.
Ha reso in forma teatrale una trilogia basata sull’Orlando Innamorato, messa in scena in Italia fra il 2000 e il 2009, e, in inglese, Orlando in Love, spettacolo rappresentato a New York City nel 2003 e 2006. Ha sviluppato la sceneggiatura per il maggio Orlando Innamorato (2004) insieme all’autore, Luca Sillari, e ha scritto un adattamento bilingue, Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo: rielaborato e reso in versione abbreviata per ragazzi (2001).
Inoltre, ha creato due siti web per valorizzare e diffondere la narrativa epica e la sua espressione nelle arti drammatiche, eBOIARDO e World Epics. È la fondatrice e curatrice della serie World Epic and Romance per Anthem Press.
Il suo curriculum vitae e alcuni dei suoi studi sono disponibili a https://columbia.academia.edu/JoAnnCavallo.
Luca Sillari è nato a Genova nel 1973, ma la sua famiglia è originaria della Val d’Asta ai piedi del monte Cusna. Vive a Reggio da molti anni, è sposato e ha due figlie gemelle. Nel 2001 si laurea in scienze e tecnologie alimentari presso l’Università di Parma, e si occupa di sicurezza alimentare.
Musicista e “maggiarino” è autore soprattutto di sceneggiature per il maggio drammatico. Tutti i suoi maggi sono stati rappresentati dalla Compagnia Maggistica Monte Cusna di Asta, e pubblicati a cura del Comune di Villa Minozzo in occasione delle annuali rassegne nazionali del maggio.
Tra le sue opere: La leggenda della Bema (1996), I Tre Fratelli (1997) , La Regina del silenzio (1999, premiato alla 1a edizione del concorso scrivilamusica del Comune di Genova), Rolando da Corniano (2001), Antinea (2002), Orlando Innamorato, in collaborazione con la professoressa Jo Ann Cavallo docente di Italianistica alla Columbia University di New York (2004), Le vele dei Crociati (2006), I Cavalieri erranti (2008, classificato al secondo posto nella categoria letteratura d’Appennino alla seconda edizione del premio Crovi 2018), Anna Malaspina (2008), Il cavaliere del drago (2011), Gabrielle (2019).
Dal 2018 partecipa con alcune poesie all’antologia “un poco di noi” a cura dell’Associazione Scrittori Reggiani.
Nel 2019 la sua poesia “dove l’amore nasce… ancora” è stata inserita nell’antologia del primo premio letterario Loris Malaguzzi, a cui ha partecipato nella sezione dedicata al maestro Leonida Togninelli.
Alcune poesie sono state selezionate per l’antologia I Voli di Icaro a cura della casa editrice Il Temperino Rosso, 2021.
Sono del 2023 alcuni “dialoghi tra la Luna e il Cusna”: il brano “La Luna e il Cusna: risorgere è la via” è stato pubblicato nell’antologia pasquale Dalla passione alla resurrezione a cura di Bruno Labate e Aldo Sisto per l’associazione Poesia Attiva di Torino, mentre “La Luna e il Cusna: Maggio del ritorno” è stato selezionato tra i finalisti della prima edizione del premio letterario Ralfo Monti a cura del Pro Loco di Civago, Comune di Villa Minozzo, Associazione Villacultura APS, Cooperativa Alti Monti.
La Rocca Crudele, maggio scritto con Maria Cristina Giménez Cavallo e Jo Ann Cavallo per la Compagnia Monte Cusna, debutta nella XLV Rassegna Nazionale di Teatro Popolare “La tradizione del Maggio” 2023.
La sua opera è presente con una voce sulla enciclopedia on-line The Literary Encyclopedia (https://www.litencyc.com).